Le prime notizie attendibili su Castelvecchio risalgono all’epoca della caduta dell’Impero Romano. Forse è proprio l’antica Calvisia del tempo dei Romani il luogo su cui successivamente è sorto il borgo medievale. Calvisio Sabino, nobile romano, dette il suo nome all’agglomerato di abitazioni che costituivano i suoi possedimenti.
È difficile raccontare degli albori di Castelvecchio Calvisio dato che le informazioni in merito, di per sé assai scarse, sono basate sulla tradizione e quindi non troppo attendibili. Tuttavia, dalla Corografia dell’Antinori emergono fatti di importanza fondamentale per la ricostruzione delle origini del paese e del suo nome: l’autore parla di “Calvisia”, un podere lontano da Carapelle costituito dall’insieme delle case di servi e coloni e, forse, è proprio da Calvisia che deriva l’odierna denominazione di Castelvecchio Calvisio e da ciò, prende valore l’ipotesi della sua esistenza fin dai tempi dei Romani.
Dalla caduta dell’Impero Romano non si hanno più notizie fino al ‘300 tranne quelle delle Bolle Papali (1112-1238), riguardanti l’esistenza delle Chiese di Castelvecchio e Carapelle che facevano parte della Diocesi di Sulmona.
Con l’avvento del feudalesimo, tutti i piccoli agglomerati rurali, per una maggior sicurezza contro scorrerie e incursioni, decisero di riunirsi in un luogo fortificato che potesse essere un valido rifugio; venne scelto un luogo che rispondesse, per la sua morfologia, a esigenze di difesa naturale e di controllo della zona sottostante e pertanto potrebbe risalire a questo periodo l’origine di Castelvecchio come borgo medievale.
La storia del paese è caratterizzata dal susseguirsi di numerose famiglie nelle mani delle quali si cristallizza il potere politico ed economico. Una delle prime famiglie, di notevole importanza, fu quella dei Conti dei Marsi a cui subentrarono gli Acquaviva.
Nel 1384 Carlo III di Durazzo concesse la terra di Castelvecchio ai Conti di Celano, che abolirono le franchigie dai beni suffeudali e le decime alla Chiesa di S.Cipriano, cosa che destò malcontento e ribellione. In seguito il territorio pervenne sotto il dominio degli Sforza. Dopo queste informazioni c’è oltre un secolo di silenzio delle fonti storiche, fino ad arrivare al 1423, una data di fondamentale importanza per la storia del paese. In quell’anno, infatti, Braccio da Montone, detto Fortebraccio, uno dei più famosi Capitani di ventura dell’epoca, impegnato nella guerra contro L’Aquila e paesi limitrofi, saccheggiò e distrusse Castelvecchio, dopo una valorosa resistenza da parte degli abitanti. Nel 1595 Castelvecchio aveva 700 abitanti dediti all’agricoltura, per i prodotti di prima necessità e a qualche piccola coltivazione di zafferano.
Nel 1810 Castelvecchio comprendeva 120 famiglie, cioè 552 abitanti. All’inizio del Novecento e precisamente nel 1906, Castelvecchio acquista autonomia comunale staccandosi da Carapelle.
fonte: borghiautenticiditalia.it